Vocabolario dinamico dell'Italiano Moderno

VODIM

Risultati per: opera

Numero di risultati: 28 in 1 pagine

  • Pagina 1 di 1

Le arti belle in Toscana da mezzo secolo XVIII ai dì nostri

254901
Saltini, Guglielmo Enrico 28 occorrenze
  • 1862
  • Le Monnier
  • Firenze
  • critica d'arte
  • UNIFI
  • w
  • Scarica XML

Le arti belle in Toscana da mezzo secolo XVIII ai dì nostri

considerarli nulla lasci a desiderare. Ma per dar mano a questa grande opera, bisognava raccogliere da ogni parte nuovi documenti e memorie, le quali appurando e

Le arti belle in Toscana da mezzo secolo XVIII ai dì nostri

i diversi adornamenti che fece nel palazzo e nell’attiguo giardino dei suoi protettori, i conti della Gherardesca, sono opera sua il così detto

Pagina 11

Le arti belle in Toscana da mezzo secolo XVIII ai dì nostri

rispondere ad un partito grandioso e ad una ricca decorazione, seppe cavare un’opera, che che voglia dirsene, per molti pregi mirabile. Nel 1839

Pagina 12

Le arti belle in Toscana da mezzo secolo XVIII ai dì nostri

strada che va da Orsanmichele al Bigallo; utilissima opera che non gli fu concesso vedere ultimata.

Pagina 14

Le arti belle in Toscana da mezzo secolo XVIII ai dì nostri

anni ventiquattro, ebbe dal principe la cura delle fabbriche dell’Opera del Duomo, e d’altri pubblici edifizi. Fu poi maestro dell’Accademia fiorentina

Pagina 15

Le arti belle in Toscana da mezzo secolo XVIII ai dì nostri

palazzo di Viareggio rimasto incompiuto, sono monumenti che basterebbero soli alla fama di un artista. Ma l’opera sua degna dei più bei tempi dell’arte è

Pagina 17

Le arti belle in Toscana da mezzo secolo XVIII ai dì nostri

tempi; e il severo e dotto restauro della bella e antichissima chiesa del Santo Sepolcro, opera medioevale del Diotisalvi. Le memorie scientifiche che

Pagina 18

Le arti belle in Toscana da mezzo secolo XVIII ai dì nostri

meschini, e il dispendio dell’opera non concesse attuarla. Un decreto del 4 febbraio 1841 ordinava al Bettarini di recarsi a Tolone per istudiare sul

Pagina 19

Le arti belle in Toscana da mezzo secolo XVIII ai dì nostri

interposta tra la volta e il piano superiore della strada, opera di singolare difficoltà, e la chiesa collegiata di Pieve san Stefano, che sarebbe

Pagina 20

Le arti belle in Toscana da mezzo secolo XVIII ai dì nostri

l’arte, e la fatica più lunga, fu nel monumento che il figlio Anatolio volle modellato da lui per Niccolò Demidoff. Opera è questa da reputare

Pagina 27

Le arti belle in Toscana da mezzo secolo XVIII ai dì nostri

Calliope passandogli attorno al collo il braccio sinistro. Opera di ottimo concetto, maestosa ad un tempo e gentile. Ricorderemo in fine, passandoci di

Pagina 29

Le arti belle in Toscana da mezzo secolo XVIII ai dì nostri

incompiuto un Giotto fanciullo che disegna la pecora, opera anch’essa modellata con grazia e non comune sapere. — PIETRO FRECCIA di Castel Nuovo di

Pagina 31

Le arti belle in Toscana da mezzo secolo XVIII ai dì nostri

anche sua lodata opera il Dante seduto, che sta nelle sale dell’Accademia Labronica in quella città, ma non può dirsi lo stesso di quello che fece

Pagina 32

Le arti belle in Toscana da mezzo secolo XVIII ai dì nostri

comparata, che in gran parte sono opera sua, come tutti dovrebbero sapere, se almeno per la storia dell’arte, si ponesse a ciascun lavoro un

Pagina 41

Le arti belle in Toscana da mezzo secolo XVIII ai dì nostri

, che serviva alle funzioni dottorali, e quella destinata alla musica nel palazzo de’ Pitti, furono pitturate da lui; ma l’opera che valse a dargli

Pagina 44

Le arti belle in Toscana da mezzo secolo XVIII ai dì nostri

una volta, ecco come si opera. Guai ai maestri dell’arte che disputano e scrivono, soleva dire il Canova, è segno che non osano e non sanno fare.

Pagina 45

Le arti belle in Toscana da mezzo secolo XVIII ai dì nostri

prima sua opera, quella che allora gli valse la fama, il martirio di San Donato per la cattedrale d’Arezzo. Esposto il quadro agli occhi del pubblico

Pagina 46

Le arti belle in Toscana da mezzo secolo XVIII ai dì nostri

opera nostra faticosa, consentiamo a darla in luce, solamente perchè ci stringe la inchiesta di far conoscere in qualche modo l’arte odierna toscana

Pagina 5

Le arti belle in Toscana da mezzo secolo XVIII ai dì nostri

Lorenzo, ove espresse i popolani di quella terra, che ringraziano Dio per essere stati liberati dal terremoto. Se quest’opera, degna di antico

Pagina 51

Le arti belle in Toscana da mezzo secolo XVIII ai dì nostri

credito. La Santa Giulia, che fece pe’ suoi concittadini, è opera grandiosa e degna di lode; come il Cristo spirante, bello per effetto e finissima

Pagina 52

Le arti belle in Toscana da mezzo secolo XVIII ai dì nostri

giovinetto Francesco, che lo andava aiutando in quell’opera, piacque al principe Leopoldo, il quale postogli singolare affetto, con reale stipendio, che del

Pagina 55

Le arti belle in Toscana da mezzo secolo XVIII ai dì nostri

di Lazzaro. È anche opera sua un quadro della galleria Capponi, Michelangelo che fa il modellino del Mosè, figura di molto sentimento e assai bene

Pagina 57

Le arti belle in Toscana da mezzo secolo XVIII ai dì nostri

di figura cinquant’anni fa, era stimata opera da levarne il pensiero, l’averla ai nostri tempi tentata e con ottimo risultamento, dimostra chiaro i

Pagina 63

Le arti belle in Toscana da mezzo secolo XVIII ai dì nostri

valentissimo. Sono sua prima opera oltre alcuni disegni, fatti in aiuto del padre, di pitture del Camposanto pisano, e di altre del buon tempo, le più

Pagina 68

Le arti belle in Toscana da mezzo secolo XVIII ai dì nostri

; opera insigne che, mirabile a dirsi! il nostro incisore condusse appena in tre anni (1797-800), e che mise negli artisti suoi contemporanei lo

Pagina 69

Le arti belle in Toscana da mezzo secolo XVIII ai dì nostri

compagna all’altra della Chiesa, miserabile opera eseguita nel 1715 da certo Ruggeri architetto. — Figlio di Zanobi fu Giuseppe Del Rosso (n. a Roma

Pagina 7

Le arti belle in Toscana da mezzo secolo XVIII ai dì nostri

suoi primi lavori, il ritratto di Benvenuto Cellini, e l’Agar del Guercino. Venuto a dimorare in Firenze (1825), ivi diede mano a quell’opera, nella

Pagina 71

Le arti belle in Toscana da mezzo secolo XVIII ai dì nostri

gli altri rami per l’opera del San Marco, il Paradiso dell’Angelico, con tanto gusto e sapere, che assai bene rende immagine di quella divina

Pagina 73

Cerca

Modifica ricerca